Che fare? ci riproviamo… ovviamente non è più l’ante viaggio per la terra di Tin Tin, bensì l’ante partenza per Tunisi. Come prima cosa apro una cartella segreta, protetta da password (la password è: SToRDiTa) in cui salvare il post, che poi – per maggior sicurezza – registrerò anche su un hd esterno, e trascriverò tipo amanuense su un papiro e per sentirmi veramente tranquilla imparerò a memoria prima dell’imbarco (alla fin fine la tradizione orale non ha sempre funzionato benissimo?)
Secondariamente, son qui a Malpensa da massimo tre quarti d’ora e me ne sono già capitate di ogni:
- Ho ascoltato, con sommo interesse e per ben 10 minuti un tipo che blaterava al telefono narrando a non-ho-capito-chi la sua disavventura: in volo si è SPACCATO il vetro della CABINA sul suo (suo nel senso che ci volava sopra, non che era Mr. Lokeed..) DC 130, ed erano già a Roma, e il comandante ha avuto questo scrupolo che magari col vetro rotto era meglio non proseguire per non-ho-capito-dove, ed è TORNATO INDIETRO, e sì che erano già oltre Roma (concetto reiterato più e più volte.. forse parlava con uno straniero o con un tonto) Che poi – proseguiva il tipo – era il vetro della cabina, nessuno si era accorto di niente… dov’era il problema?? non poteva proseguire?? E quindi ora il poveretto era COSTRETTO a starsene bloccato per chissà quanto nel settore B dell’aeroporto di Malpensa.. e chissà quando sarebbe ripartito ! e porco qui e porco là!
Ora… io non sono un pilota né un tecnico di volo né un radarista (anche se le valvole termoioniche si vendono assai bene, nel settore aeronautico) PERO’ così.. a naso.. direi che non è proprio sicurissimo volare a 10.000 metri col vetro rotto. Certo Car Glass repair – Car Glass replace (vi ho risparmiato l’orrido gingle in italiano, contenti??) però non credo facciano interventi ad alta quota in elicottero. O sì??
- Mi sono avviata all’edicola per comprare la S.E., dove ho realizzato con un certo sgomento che il numero in vendita l’ho già comprato, letto e fatto tutto la settimana scorsa!! A parte che ciò dimostra in maniera più che palese che viaggio troppo e faccio troppo in fretta il Bartezzaghi, la cosa mi ha lasciato nella più tremenderrima disperazione ! E adesso? Costretta a ripiegare su altri passatempi, ho optato per un libro + un Donna Moderna formato pocket – pratica confezione da viaggio – che però era incellophanato con cartone 60 x 60 – pratica confezione da viaggio in container da 40’- perché abbinato a spiritosi gadget di vario tipo. Io – pratica e spiccia – ho subito disintegrato la confezione, lasciando in generoso dono alla commessa carta, cartone e cellophane, nonché uno dei gadget: una bustina di tisana alle erbe contro la stitichezza.
‘Non la vuole, questa?’ chiede garbata la gentil donzella che batte e consegna scontrini ricevendone in cambio euri e altre valute extraeuropee.
‘NO – rispondo piccata – anzi: direi che è proprio un problema che NON mi assila !’
La giovine commerciante ridacchia, e mi saluta dandomi del tu, ma probabilmente chiedendosi tra sé e sé se io non sia l’unica Viaggiatrice colta da fastidioso squaraus già PRIMA di partire, e se il mio bagaglio contenga o meno fermenti lattici vivi e vari regolatori intestinali.
Vi risparmio ogni ulteriore commento: tutto quel che c’era da dire in merito a pubblicità, advertising e – a questo punto aggiungo – merchandising per noi donne l’ha già detto la Littizzetto, ed ogni aggiunta è certamente superflua. Però ci tengo comunque a farvi sapere che io, ‘in qui giorni’ non cammino con la testa girata indietro come la bambina dell’Esorcista…